Sperimentare con i container nuove forme di retailing

da www.markup.it, marzo 2011

IL CONTENITORE DIFFUSO NEI TRASPORTI E’ UNA LOCATION IDEALE PER I TEMPORARY STORE

Dalla forma a parallelepipedo, con misure standard stabilite in sede internazionale nel 1967, il container è il contenitore più diffuso nei trasporti intermodali.

Negli ultimi anni, complici probabilmente gli elevati costi di affitto dei negozi e la spinta a voler attirare l’attenzione dei consumatori con azioni one shot, il container conosce un secondo uso diventando teatro di promozione e luogo di accoglienza e shopping.

Trasformare un container in un’architettura retail riciclando contenitori in disuso è, oltre che ecocompatibile, un’opportunità performante dal punto di vista sia economico sia comunicativo.

Economico perchè il costo dell’allestimento è nella maggior parte dei casi inferiore rispetto a quello di un negozio tradizionale, comunicativo in quanto il container funge da catalizzatore proponedosi come un’installezione inusuale.

Gli esempi di utilizzo sono molteplici…..dal mondo del retailing non food, alla ristorazione, fino all’accoglienza!

Da Puma city, uno showroom costruito con 24 container per un totale di 1.000 mq, fino al caso italiano dei container BeRetail, tra i quali si annoverano il BeRetail store Baby Angel promosso da Ovs Industry per presentare la collezione autunno/inverno di Elio Fiorucci.