Geox inaugura a Milano il primo building che "respira"

FONTE: www.modaonline.it

Un edificio di 6 piani e 31 metri di altezza, ricoperto da 734 pannelli in acciaio inox movimentati da 82 motori computerizzati per assumere quattro diverse angolazioni, è lo scenografico progetto retail che Geox ha aperto in via Torino. Uno spazio innovativo studiato per diventare vero e proprio manifesto della filosofia Geox, basata sulla scarpa che respira.

“Questa apertura segna un momento storico per Geox – commenta il Presidente e fondatore del Gruppo Mario Moretti Polegato – non solo perché abbiamo realizzato il più grande negozio del Gruppo al mondo, ma anche perché l’intero edificio che abbiamo scelto come sede di questo progetto interpreta ed enfatizza alla perfezione i valori della nostra azienda e della nostra storia. Da qui l’idea di chiamarlo il Palazzo che Respira. Il building dedica al negozio, che è oggi il più grande al mondo nel retail di Geox, una superficie di mille metri quadrati, 800 di vendita e 200 di magazzino, divisi su tre piani lungo i quali sono esposti al pubblico tremila pezzi, con altri 12 mila movimentabili dal magazzino. La struttura si affaccia su via Torino attraverso 232 mq di vetrine e un maxischermo LED di nove metri di altezza.

“La crescita delle dimensioni dei nostri negozi – continua Polegato – è una risposta ad un bisogno di sviluppo degli ultimi anni. L’ampliamento di gamma delle nostre calzature per uomo, donna e bambino, oltre al crescente successo delle nostre linee di abbigliamento, ci impongono di aprire store, o palazzi come in questo caso, di maggiori metrature e con maggior superficie di vendita”. 

Disegnato dall’Architetto Dante Benini il nuovo spazio, che con la riconversione del palazzo passa dalla classe di qualità energetica D alla A, pone grande attenzione al consumo sostenibile delle risorse e si pregia di una riduzione annua del 75% nell’impiego di gas metano e nelle emissioni di anidride carbonica, con 35,5 tonnellate di riduzione annua di co2. A dare ulteriore smalto la progetto, l’opera di Gianfranco Meggiato, una scultura bronzea a forma di sfera, del peso di mille kg, inserita all’angolo del palazzo con via Speronari.